I social media, nel 2021, hanno raggiunto la quota di +4,5 miliardi di utenti. Un pubblico vasto che, al 100% ha anche maturato nuove tendenze di acquisto. Ma… come intercettarli?

Stefania, la nostra ADV Specialist, oggi ci regala 5 importanti consigli per coinvolgere gli utenti sui social media.

Ecco cosa troverai in questo articolo:

  1. Fotografia dei Social Media oggi
  2. Spazi pubblicitari in aumento
  3. Cinque consigli per intercettare il target:
    1. Individua il tuo pubblico
    2. Messaggio pubblicitario
    3. Copywriting
    4. Test
    5. Strategia

Iniziamo!..

 

I social media sono un’onda che non si arresta mai.

Eppure siamo costellati di articoli online che parlano di “social media morti”, “fine di Facebook” e tanto altro.  Come è possibile tutta questa indecisione? A chi dobbiamo credere? A chi dare ragione? Sinceramente: a tutti e a nessuno.

Tutto è cambiato durante il 2020. La pandemia ha costretto il mondo a ri-collegarsi ai social media, che stavano effettivamente abbandonando, per non perdere le abitudini di socialità. Infatti, per tutto il buio periodo del lockdown, Facebook e Instagram, tra gli altri, sono diventati gli unici mezzi per comunicare con amici e parenti lontani.

È proprio in questo momento che Facebook inc. studia quelli che poi diventano ottimi strumenti di comunicazione e marketing come le stanze, la video-chiamata tra più account/persone/utenti e tanto altro.

Oggi il numero di utenti, a livello globale, ha superato la quota di 4,55 miliardi di persone. Una notizia divulgata direttamente dal Digital 2021 October Global Statshot Report di DataReportal.

+9,9% di utenti online sui social media nel 2021

Analizzando meglio, nel corso dell’ultimo anno sono stati 400 milioni gli utenti che si sono uniti ai social media con una crescita del +9,9%. Non male per uno strumento di comunicazione che “sta morendo”!

Devo però mettere in evidenza che la crescita è rallentata nel corso degli ultimi tre mesi, anche se il totale continua a crescere a un ritmo di un milione di utenti nuovi al giorno. Sta rallentando, a mio parere, semplicemente per diminuzione delle restrizioni globali.

Tra i vari social media spicca il neonato TikTok che è entrato ufficialmente tra le piattaforme social più usate con oltre un miliardo di utenti (dato aggiornato a fine settembre 2021).

Perché ve ne parlo io, che mi occupo di Advertising? Perché da oggi abbiamo 4,55 miliardi di utenti ai quali far leggere il nostro messaggio pubblicitario e no, non è affatto semplice, a meno che non si scelgano delle strategie precise.

Più spazi pubblicitari per tutti!

L’aumento delle persone attive sui social media giornalmente ha, quindi, aumentato il numero di utenti che hanno accesso agli spazi pubblicitari:

  • 825 milioni di utenti over 18
  • 3 miliardi per Facebook

Sono solo esempi di quello che queste piattaforme mettono a disposizione delle aziende.

Ma come possiamo intercettare questi utenti? Semplice: serve una strategia.

La maggior parte delle aziende online sono “improvvisate”. Sono convinte che i social media non siano il giusto canale di vendita, per dirne una tra le altre “scuse” che usano per non gestire gli account in modo professionale e strategico. Quello che non immaginano assolutamente è il potenziale reale di questi strumenti e di tutto quello che Facebook.. anzi no, ora Meta Inc., ha messo a disposizione delle aziende mondiali.

Come detto sopra, però, non è un “lavoro da ragazzi” intercettare questo pubblico e convertirlo in una qualsiasi azione.

Perché? Semplicemente perché i fattori da tenere in considerazione sono tantissimi, ecco perché ho scritto questi cinque consigli per rendere i canali social utili all’azienda e aumentare le vendite!

 

Parla al tuo pubblico, ma prima individualo!

I social media sono, come hai potuto leggere finora, un bacino di utenza incredibile. Sono tantissimi gli utenti che navigano normalmente nel feed Instagram o Facebook. La tua strategia di vendita, pertanto, dovrà necessariamente partire proprio dal pubblico.

Immagina di avere una promozione fantastica dedicata alle donne che hanno dai 20 ai 30 anni. Ti propongono di affiggere dei manifesti nelle principali città italiane. Sai quante possibilità hai d’intercettare esattamente il destinatario del tuo messaggio pubblicitario? Il 50%… e sono positiva in questo momento!

In realtà quello che ho appena descritto è uno scenario positivo perché in caso di pubblico così targettizzato (preciso e definito) le possibilità di lanciare un amo nel lago e prendere il pesce giusto sono forse del 10%.

I social media permettono d’intercettare, al contrario dei manifesti, esattamente il tuo pubblico, le donne tra i 20 e i 30 anni ma per farlo devi conoscere al 100% la tipologia di utente. Perché conoscere solo l’età significa comunque “viaggiare a caso” nel mondo del web, diversamente da chi conosce ogni tendenza di acquisto, le altre pagine visitate e le preferenze del proprio pubblico target.

Il mio primo consiglio è quindi il primo passo di qualsiasi vera strategia di vendita: studia bene il tuo pubblico. Devi farlo al 100%, conoscere ogni sfumatura e solo dopo averlo fatto andare a scegliere il canale (reale o digitale), lo strumento (nell’esempio: manifesti o social media) e il budget da investire.

Il messaggio pubblicitario

Avere un buon studio del target aiuta anche in un altro aspetto, il secondo consiglio: il messaggio pubblicitario. I social media sono I-N-V-A-S-I dai messaggi pubblicitari quindi devi riuscire a colpire e distinguerti.

Un tempo non molto lontano (in realtà vedo tanti di questi post spaventosi anche oggi) le aziende proponevano advertising rosse, gialle, blu e chi più ne ha più ne metta! La motivazione? I colori attirano mentre stai facendo lo scroll sul feed del cellulare.

No. Non funziona più così, forse un tempo. Ora gli utenti social sono “educati” al messaggio pubblicitario, quindi non vengono più colpiti dall’effetto colore quanto piuttosto dalla particolarità dell’ads.

Questa deve essere così in linea con il target che deve permettere a questo di immedesimarsi al punto tale da fermarsi a leggere quello che c’è scritto sull’immagine e nel testo del post. Altro argomento importante sulle creatività è infatti il testo.

Sempre in passato la tendenza era “tutto il testo che posso nell’immagine perché il copy non lo leggono” e giù con immagini di tremilanovecemntomiliardi di parole invisibili ai miopi del web. Poi gli strumenti pubblicitari dei social media hanno messo un freno a tutto ciò inserendo il famoso obbligo del 20%. Il testo non doveva occupare più del 20% dello spazio dell’immagine pena l’impossibilità di pubblicare la pubblicità.

Da questa restrizione e dalle nuove professionalità strategiche del mondo pubblicitario digitale è nata una corrente di immagini pulite e con scritte strategiche e i social hanno potuto eliminare questa restrizione.

Copy per vendita diretta

Il testo che accompagna l’immagine è il cruccio di tutti gli advertiser che litigano, costantemente, con le tendenze, le abitudini e tanto altro senza pensare che, in realtà, è impossibile individuare il testo perfetto.

Questo accade perché quando sui social media scriviamo qualcosa lo facciamo ad un pubblico che, per quanto si possa targettizzare, presenta al suo interno delle differenze importanti. C’è chi preferisce il copy lungo e pieno d’informazioni, chi sceglie di approfondire su landing page, chi ama le call to action dirette.

Come fare quindi per identificare il testo giusto? Ecco alcune piccole regole:

  • ricorda l’obiettivo che hai e mettilo all’inizio della frase;
  • usa un copy chiaro e diretto che non faccia confondere l’utente;
  • non mettere troppe informazioni (o è il 50% di sconto oppure paghi 40€ anziché 80€) l’utente può percepire poche informazioni in poco tempo;
  • testa varie tipologie di copy per la vendita e individua quello che “per la maggiore” è il preferito dal tuo target.

 

Testare

Quanto detto finora è perfetto sulla carta ma, credetemi, dopo anni di esperienza, vi assicuro che si tratta di sola teoria. Io stessa ogni volta che faccio partire una campagna, magari usando delle tecniche già usate in passato, anche sullo stesso mercato ho dei risultati completamente diversi.

Questo perché ogni giorno tutto cambia sui social: aggiornamento di algoritmo, tendenze di ricerca, abitudini di acquisto, periodo e pubblico che cambia, spesso anche troppo. Quello che dobbiamo fare è quindi, testare.

Prima di far partire una campagna pubblicitaria sui social media immagina quali sono le variabili che vuoi testare: di base noi scegliamo immagine e testo. Primo test: quale immagine converte di più e quale testo. Avete dei vincitori? Ora capiamo quale testo con quale immagine funziona di più, sempre in ottica dell’obiettivo che vogliamo raggiungere.

Anche sulla pagina di atterraggio (se avete scelto un obiettivo che serve a raccogliere contatti per essere convertiti in un secondo momento) dovete testare. Quale attrae di più e quale converte maggiormente? Una volta testato questo mix d’informazioni scelgo l’ads migliore per il mio target e lancio la campagna definitiva.

Piccola precisazione: tutto ciò ha ovviamente un costo, in fatto di tempo e di budget pubblicitario. Non si possono fare dei test senza budget o semplicemente in modo organico (gratuito).

Strategia, strategia, strategia

Questo non smetterò mai di ripeterlo: per poter fare pubblicità online quello che serve è la strategia. Scegliere il target di riferimento, il tone of voice, il messaggio pubblicitario, la promozione è tutta questione di strategia generale. Ancora: il branding di una azienda, la tipologia di offerta commerciale, l’obiettivo delle campagne, è tutto collegato alla strategia.

Cosa intendo con “strategia”? Devi scegliere cosa vuoi fare nella vita e perseguirlo con i giusti mezzi legati a quella scelta. Vuoi vendere servizi ad aziende? La tua sarà una strategia di lead generation. Hai un e-commerce? La tua strategia si baserà sulla vendita diretta.

Come fare una strategia? Ne parleremo sicuramente nel corso dei mesi, in più riprese, con me e con i miei colleghi sotto tutti i punti di vista!

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