Quando un’attività in crescita riesce a cavalcare l’onda delle recensioni positive dei clienti i risultati non tardano ad arrivare: la riprova sociale attraverso testimonianza diretta è una delle chiavi per aumentare il coinvolgimento e, di conseguenza, il fatturato.
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Una delle cose che mi piace ripetere continuamente è che le aziende sono fatte di persone (!) – ed è proprio con le persone e grazie alle persone che ha inizio questa storia.
Nell’articolo di Chiara (che trovate qui), abbiamo parlato del percorso di consulenza strategica che abbiamo affrontato con Dolomiti Beat: da dipendenti ad imprenditori, un viaggio che oggi, alla luce dei risultati raggiunti, è un percorso di successo in continua crescita.
Hanno iniziato in 4 AMM, ora sono in 7.
Sono partiti durante la pandemia e hanno raggiunto l’overbooking.
… possiamo affermare che con una forte passione, un buon piano di investimenti strategici e un po’ di cazzimma si possono ottenere dei grandi risultati!
Aggiungi anche che sono ragazzi molto preparati, che propongono tour sempre nuovi e sono specializzati e professionali… insomma il risultato può sembrare scontato, ma non lo è affatto.
Da una parte c’è un’ottima strategia impostata e un gruppo coeso di professionisti che si è dedicato al progetto, dall’altra c’è una comunicazione innovativa, a tratti irriverente, ma sempre molto emozionale e coinvolgente.
Ad inizio di questo articolo Valentina, che vi parlerà tra poco dei canali social coinvolti in questa storia, ed io (piacere, Stefania!), abbiamo scelto di riportare una frase dell’articolo di Chiara perché è il cuore del lavoro che abbiamo fatto: abbiamo portato le persone al centro della comunicazione.
Ma andiamo per step.
Advertising per il settore ludico e B2C
Inizierei dall’advertising, non solo perché è la mia specialità, ma anche perché, oggi, non possiamo più parlare di utilizzare i Social Media per le aziende senza parlare anche di Advertising.
Seppur con piccoli budget, non sempre in linea con i trend di investimento attuali, Dolomiti Beat ci ha regalato grandi soddisfazioni.
Con il budget mensile che era stato stanziato abbiamo scelto di seguire due strade differenti: una tramite canali pubblicitari Google Ads, su chiavi di ricerca settoriali, orientati al contatto diretto tramite cellulari e tramite sito web e-commerce proprietario; e l’altra tramite canali pubblicitari META dove, al contrario, abbiamo deciso strategicamente di impostare solo campagne di vanity metrics. Questo perché avevamo un doppio obiettivo: avere maggiore distribuzione dei post presenti nel piano editoriale e ampliare sempre la fan base perché comprendesse sempre nuovi utenti in target.
Campagne di vanity metrics: perché farle?
La domanda sorge spontanea, sono sicura, in tutti quelli che sono media buyer come me e che stanno leggendo questo articolo: perché fare adv per vanity metric nel 2022 (faccio riferimento ai dati dello scorso anno) se hai poco budget e il tuo obiettivo finale deve essere la vendita?
La risposta è semplice e sta anche nella citazione iniziale: anche io sono una conversion addicted, lo sono sempre stata, ma non è sempre valido utilizzare la conversione come punto di partenza.
Fare campagne di vanity metrics, infatti, permette di intercettare persone sempre nuove, che non hanno già interagito con i contenuti della pagina, che come vi spiegherà Valentina a seguire, sono il vero mezzo attraverso il quale avvengono le conversioni del gruppo.
Viene da se che se aumentiamo la fan base delle pagine, maggiori sono gli utenti che vedono le sue pubblicazioni, di conseguenza abbiamo più possibilità di ottenere prenotazioni di prime uscite con Dolomiti Beat.
Per questo facciamo vanity metrics. Intercettiamo pubblico sempre nuovo e facciamo vedere loro tutti i nostri contenuti in pagina e le nostre gite.
Tornando alle nostre campagne, nella prima fase di advertising abbiamo impostato un messaggio semplice e diretto con un’immagine statica e una CTA che invitava gli utenti a scoprire le uscite sul sito.
Da questo primo slot di campagne abbiamo raccolto in 1 mese di con un budget di 40€ 286 Mi Piace nuovi alla pagina con un costo per mi piace di 0,14€. .
A luglio 2022 sono arrivati delle video recensioni girate proprio durante le escursioni: era proprio il contenuto che serviva, la riprova sociale.
Modificando la Call To Action con “Fai anche tu come…” e il nome delle/del protagonista del video… ESPOLOSIONE 🎉
Siamo passati da 286 mi piace a 788 con un costo per mi piace di 0,05 € rispetto ai 0,14 € precedenti.
Abbiamo usato la regola base della vendita online sfruttandola per ampliare il pubblico e ottenere una fan base interessata perché in target e altamente coinvolta. Ogni post ha aumentato la sua portata organica e quando abbiamo inserito nella strategia i reel tutti i dati sono cresciuti in positivo ulteriormente!
“Ok Stefania, tutto bellissimo, ma le conversioni?”
L’aumento delle guide coinvolte nel progetto e la soddisfazione dei ragazzi per la stagione invernale appena conclusa parlano di come i riscontri finali siano allineati alle aspettative, pur non facendo vendita diretta tramite i canali pubblicitari ed trattandosi di un business che si concretizza al 100% offline.
La strategia delle persone ha funzionato.
Ora però capiamoci bene, ads si, ok, ma la differenza la fanno SEMPRE i contenuti, quindi lascio la scritta a Valentina e alla sua aria di cambiamento anche qui.
Strategia Social: storytelling e contenuti
Come ha detto Stefania fare ADV è essenziale per la crescita di una pagina, ma anche i contenuti devono essere in target.
Perché se non funzionano i contenuti, non funzionano neanche le inserzioni, diciamocelo.
I social di Dolomiti Beat hanno una sorta di schema molto semplice, ma funzionale.
Ad inizio settimana proponiamo sempre le gite a calendario, in modo che la community possa scegliere la proposta più adatta e abbia il tempo di organizzare il weekend..
Questo post settimanale, in realtà, funge da CTA in sé ed ha l’obiettivo di portare gli utenti al sito, dove possono consultare in modo completo ma rapido le proprie attività preferite.
Parlando di tone-of-voice, invece, è chiaro che sia necessario adattare tutti i contenuti proposti ad un linguaggio amichevole e estremamente informale.
Ed è proprio su questo tipo di impronta che nascono i contenuti video della pagina. Divertenti, ironici e coinvolgenti. Sono queste le parole chiave per la realizzazione del format di Dolomiti Beat.
L’obiettivo è proprio quello di far entrare l’utente nel vivo dell’escursione, pur non essendoci stato. Abbiamo creato dei contenuti ben precisi come dei mini vlog che ripercorrono le tappe dell’escursione. In questo modo anche chi non ha ancora partecipato ad una gita con le guide, può farsi un’idea di quello che accade.
Questi contenuti sono essenziali sia per la fidelizzazione della community, che per far conoscere il progetto a persone nuove..
Con l’arrivo della stagione invernale abbiamo lavorato insieme ai ragazzi a un vero e proprio racconto di una delle attività di punta: le ciaspolate.
Abbiamo mostrato i momenti più divertenti, i fantastici panorami innevati percorsi, ma anche le difficoltà e abbiamo informato la community su l’equipaggiamento necessario.
Un altro format che sta riscuotendo molto successo sono i video informativi, con uno stampo educational, in cui le nostre guide ci raccontano alcuni aspetti della montagna che noi spesso non conosciamo.
Ad esempio, il nostro AMM Leonardo ha realizzato un video in cui spiega il fenomeno dell’escursione termica (lo trovate qui). Questo format, oltre a spiegare come in montagna ci possa essere bel tempo anche quando in pianura è presente una nebbia fitta, avvicina il pubblico alle guide stesse.
Gli utenti scoprono così le personalità che stanno dietro al progetto e cominciano ad “affezionarsi”. Si crea così uno scambio relazionale con il pubblico.
“Vale, ma questi video sono perfetti per TikTok! No?”
Si, so benissimo cosa stavate pensando tutti leggendo questo articolo: è la stessa cosa che abbiamo pensato anche noi, i Dolomiti Beat andavano portati tu TikTok!
Abbiamo da poco aperto un profilo Dolomiti Beat nella piattaforma cinese (lo trovate al link).
L’obiettivo, in questo caso, è far vedere la parte più irriverente e ironica del progetto, sfruttando anche i trend del momento. La finalità ben precisa è aumentare la Brand Awareness (la finalità un po’ di tutti i profili su questo social) e far avvicinare anche i giovanissimi al mondo del trekking.
Le attività proposte infatti sono estremamente trasversali e adatte a più fasce d’età.
Stiamo parlando, infatti, di un progetto adatto a social diversi, da Facebook, Instagram, WhatsApp ed infine Tik Tok.
Direi che questo è proprio il sogno di ogni Social Media Manager!