Sentiamo spesso parlare della metodologia Lean, ma cosa significa Lean Management e cosa rappresenta per la tua azienda?
Nel 1988 il Sig. John Krafcik definì per primo il concetto di “Lean production system” come “modalità produttiva che punta a minimizzare gli sprechi, fino ad annullarli.”
Toyota, la nota casa automobilistica giapponese, è stata il primo esempio di realtà industriale a confermare empiricamente la validità di questo tipo di approccio.
Se è vero che i maggiori vantaggi di questo sistema si sono apprezzati inizialmente nel comparto produttivo, il concetto di fondo di questa teoria è applicabile a moltissimi ambiti, da quello gestionale, a quello manageriale, fino ad arrivare alla vita privata.
Vediamo allora cosa significa Lean Management per te e per la tua impresa:
Pensare, lavorare e vivere in maniera “snella” per concentrare le proprie risorse in attività essenziali, focalizzate ed efficienti, per comprendere quali sono gli sprechi di energie e di tempo, e risolverli.
Avvicinandosi a questo tipo di concetto, viene naturale identificarne l’aderenza a dinamiche naturali, semplici, intuitive, quasi primordiali, tanto da stupirsi del fatto che sia utilizzato frequentemente come metodo di intervento correttivo, di miglioramento e di ottimizzazione a posteriori di processi già esistenti.
Questa prospettiva di analisi ci riporta al punto di partenza di ogni struttura organizzativa, all’architettura basica di qualsiasi ragionamento, sia in ambito professionale che personale: in una parola, alla semplicità.
La semplicità a cui mi riferisco non va confusa con la superficialità o con la mancanza di completezza, ma è sinonimo di efficienza, di individuazione delle nostre necessità reali e dei modi più efficaci per soddisfarle.
Alla luce di quest’ultima considerazione è facile comprendere come questa condizione non possa essere un punto di partenza, ma un obiettivo che si ottiene al termine di un percorso esperienziale in cui abbiamo intervallato successi e fallimenti, e attraverso il quale abbiamo costruito il nostro personale metro di valutazione di ciò che consideriamo positivo e indispensabile, e di ciò che invece è superfluo.
In ambito manageriale, l’applicazione di una metodologia di “lean thinking” richiede anzitutto la predisposizione a cambiare il proprio punto di osservazione delle dinamiche gestionali e operative, e l’accettazione del fatto che questo nuovo modo di vedere l’azienda possa rivelare un’immagine inaspettata, talvolta molto distante da quella che eravamo abituati a percepire.
Il passo successivo è la comprensione dei fondamenti di questa metodologia, per valutarne le potenzialità.
L’ultimo step è la decisione se applicare questo tipo di mind-set al percorso del nostro business, oppure no. In realtà non ci sono controindicazioni, il lean thinking è adatto a chiunque ed è efficace in tutti i settori, ma non dà risultati veramente apprezzabili in modalità “hit&run”, mordi e fuggi. È necessario dedicarcisi e applicarlo con rigore e costanza, ma rende possibile il raggiungimento di obiettivi ambiziosi.
Questo di certo non significa che i benefici si possano percepire soltanto nella lunga distanza, al contrario, un approccio snello alle problematiche aziendali stimola l’emulazione dei colleghi e del team di lavoro, e crea rapidamente un circolo virtuoso di allineamento alla metodologia.
I vantaggi del lean thinking sono perfettamente rappresentati dalla sua stessa essenza concettuale: è semplice ed è efficace e, a sua volta, semplifica ed efficienta.
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